LA CRISI Crollano le partite Iva, aprile -25,8% E' boom solo tra i giovani under 35
12.06.2012 15:37
Sono state aperte 46.337 nuove posizioni con un calo del 3% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Forte calo rispetto a marzo. In controtendenza le categoria che hanno avuto agevolazioni dall'ultima Finanziaria: +51,3% congiunturale.
Nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.337 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra una flessione del 3%, mentre, rispetto al mese precedente, il calo è pari al 25,8%. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia.
Il 51,3% delle nuove partite Iva aperte lo scorso aprile è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l'unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%. Una crescita legata alle agevolazioni decise nella manovra finanziaria dello scorso luglio. La ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva.
La distribuzione per natura giuridica conferma la netta preponderanza delle persone fisiche nelle aperture di partita Iva (quota del 77%) e, tra le altre forme giuridiche, le società di capitali si attestano al 14,8%. Confrontando tali dati con il corrispondente mese del 2011, si nota - riferisce il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia - che sono sempre le persone fisiche a sostenere l'andamento generale, poichè il loro lieve aumento (inferiore al 2%) mitiga il sensibile decremento di aperture relativo alle forme societarie.
Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,5% di esse è avvenuto al Nord, il 22,6% al Centro, il 34,9% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra flessioni più o meno marcate al Centro-Nord, con alcune eccezioni (Val
d'Aosta ed Umbria), mentre al Sud gli aumenti in Puglia e Sicilia riescono a bilanciare il calo delle altre regioni.
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 22,1% del totale, seguito dalle attività professionali con il 14,7%. Nel complesso, al gruppo dei servizi appartiene il 50,5% delle aperture totali, con un calo, rispetto all'aprile 2011, dell' 1,2%; considerando i macrosettori produttivi, solo quello agricolo mostra un aumento di aperture (+4,5%), mentre l'industria accusa, ancora, la diminuzione maggiore (-8,9%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva. Il 51,3% delle aperture è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l'unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%.
Il 51,3% delle nuove partite Iva aperte lo scorso aprile è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l'unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%. Una crescita legata alle agevolazioni decise nella manovra finanziaria dello scorso luglio. La ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva.
La distribuzione per natura giuridica conferma la netta preponderanza delle persone fisiche nelle aperture di partita Iva (quota del 77%) e, tra le altre forme giuridiche, le società di capitali si attestano al 14,8%. Confrontando tali dati con il corrispondente mese del 2011, si nota - riferisce il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia - che sono sempre le persone fisiche a sostenere l'andamento generale, poichè il loro lieve aumento (inferiore al 2%) mitiga il sensibile decremento di aperture relativo alle forme societarie.
Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,5% di esse è avvenuto al Nord, il 22,6% al Centro, il 34,9% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra flessioni più o meno marcate al Centro-Nord, con alcune eccezioni (Val
d'Aosta ed Umbria), mentre al Sud gli aumenti in Puglia e Sicilia riescono a bilanciare il calo delle altre regioni.
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 22,1% del totale, seguito dalle attività professionali con il 14,7%. Nel complesso, al gruppo dei servizi appartiene il 50,5% delle aperture totali, con un calo, rispetto all'aprile 2011, dell' 1,2%; considerando i macrosettori produttivi, solo quello agricolo mostra un aumento di aperture (+4,5%), mentre l'industria accusa, ancora, la diminuzione maggiore (-8,9%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 65% di aperture di partite Iva. Il 51,3% delle aperture è dovuto a giovani fino a 35 anni e tale classe di età è anche l'unica in aumento rispetto al corrispondente mese del 2011: +13,6%.